Parlare di aziende in crescita in Italia, soprattutto di questi tempi, è un concetto delicato, forse anche inusuale. Molte PMI italiane, infatti, complice anche una pandemia mondiale, arrancano sempre più, difendendo con impegno quella porzione di mercato conquistata nel tempo. L’altro lato della medaglia, invece, grazie ad una costante fase di digitalizzazione e le sue relative opportunità, vede nascere nuove startup, consolidare grandi colossi e sviluppare tante altre realtà aziendali. Ecco perché oggi ho deciso di parlare di crescita dimensionale dell’azienda.
In generale, possiamo dire che la crescita dimensionale di un’impresa è strettamente connessa al sostanziale aumento dei parametri quantitativi dell’azienda. Parliamo dunque di un aumento delle risorse umane coinvolte, di un incremento dei capitali investiti e incassati, compreso il conseguente sviluppo della struttura aziendale stessa. Un’evoluzione che, fin qui, sembra avere tutte il necessario per essere definita un gran successo. Se non fosse che, senza un’idea chiara a lungo termine, non si va da nessuna parte. Come sempre.
Quindi le domande di oggi sono: come avviene una crescita dimensionale in azienda? Quali sono i suoi presupposti? Ma soprattutto, quando può rappresentare una ghiotta opportunità e cosa bisogna tenere assolutamente in considerazione?
Ecco la risposta che cercavi.
Crescita dimensionale: come può avvenire?
Come già anticipato prima, una crescita dimensionale dell’impresa riguarda l’aumento dei parametri quantitativi. Al contrario, viene usato il termine sviluppo aziendale per riferirsi ad un’evoluzione positiva degli aspetti qualitativi, a partire dai risultati economico-finanziari e competitivi.
Ma come un’impresa può ambire ad una crescita dimensionale concreta? Principalmente in due modi: attraverso operazioni interne o esterne.
- Nel primo caso, semplicemente, viene messo appunto un solido incremento della produttività internadell’impresa;
- Nel secondo, invece, possono essere attivate operazioni esterne all’azienda, quali acquisizioni da fondi terzi, franchising, fusioni o nuove reti di subfornitura.
A proposito della prima, la crescita dimensionale interna ha sicuramente un controllo maggiore, benché tempi leggermente più lunghi. Inoltre, è fondamentale considerare anche in quale settore aziendale si vuole crescere. Più è lontano da quello attuale, più una crescita dimensionale esterna potrà assicurare le necessarie risorse economiche e umane in tempi più brevi. In quel caso, però, sarà decisiva la scelta dell’impresa terza, dato che inevitabilmente inciderà su ogni processo produttivo, così come sull’intera organizzazione aziendale. Fai soprattutto attenzione su questo aspetto.
In che modo la crescita azienda può diventare un’opportunità?
Lo scenario imprenditoriale di oggi, per certi versi, non è poi tanto favorevole. Competizione alle stelle, cambi repentini dei trend di mercato, la già citata digitalizzazione e un ciclo di vita del prodotto che dura sempre meno. Ecco perché per uscire da questa situazione, in modo inevitabile ma anche conveniente, una valida soluzione è rappresentata dalle operazioni di crescita dimensionale.
Certo, crescere significa anche avere la testa giusta. Ad esempio, gli stessi top manager dovrebbero essere i primi a non avere una visione del mondo inquadrata, resistente al cambiamento. Anzi, tutt’altro. C’è bisogno di una cultura diversa, lungimirante, fatta di pianificazione e formazione aziendale. Una mentalità che abbracci il futuro, grazie a figure specializzate di elevato livello, soft skills lodevoli, capaci di fare sempre la scelta giusta al momento giusto. Se così non fosse, altro che crescita: si andrebbe incontro a rovinose cadute e spiacevoli fallimenti aziendali.
Crescita dimensionale dell’azienda: la pianificazione è imprescindibile
Senza una strategia sul lungo termine, come abbiamo già detto più volte, non si va da nessuna parte. Ecco perché vale lo stesso anche per ottenere una concreta crescita dimensionale dell’azienda. Pena: il rischio di un indesiderato fallimento. Una caduta che ha comunque la sua piccola percentuale in fase di partenza, ma che può diventare una certezza quando accompagnata da un’incompetenza e un’impreparazione di fondo, figlia di una mentalità anti cambiamento.
Come portare a termine la missione? Analizza ogni aspetto in gioco, valutando tutti i rischi e i benefici. Stilata una strategia ad hoc, poi, il piano di crescita dimensionale dovrà essere portato avanti passo dopo passo, monitorando costantemente gli andamenti in atto.
E tu, hai mai affrontato una crescita dimensionale nella tua azienda? Pensi si sia rivelata un’opportunità concreta oppure un grosso rischio per tutti? Raccontami la tua esperienza nei commenti!
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