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Pianificazione aziendale: programmare e difendere il futuro di ogni impresa

Ogni imprenditore lo dovrebbe sapere: il presente non è mai sufficiente per far crescere un’azienda. Questo perché non basta fermarsi o accontentarsi dei successi temporanei. Un grande imprenditore, per essere considerato tale, deve essere lungimirante, sempre pronto per escogitare la mossa successiva da mettere in campo. Ma come muoversi nel mercato in maniera ottimale? Attraverso un’indispensabile e accurata pianificazione aziendale.

Ma cosa significa davvero pianificare? Quanti tipi di pianificazione aziendale esistono? E che caratteristiche deve avere un buon piano strategico per assicurare un ottimo vantaggio competitivo?

Non perdiamo altro tempo e cerchiamo subito di dare una risposta chiara a queste domande.

 

Cosa si intende per pianificazione aziendale?

Quando si parla di pianificazione aziendale, ci si riferisce a quel tipo di sistema tramite il quale un’azienda riesce a definire i suoi obiettivi e le diverse mosse per raggiungerli. Secondo il prof. Giorgio Pellicelli, ad esempio, autore di “Strategia e Pianificazione delle Imprese”, pianificare significa semplicemente inserire nelle attività del presente tutti quegli elementi del futuro che possono essere programmati.

Pianificazione aziendale.

Niente a che fare con viaggi nel tempo, indovini o chi sa quali magie. Parliamo solamente di attente e dettagliate analisi, ricerche e dati ben precisi e concreti. Un esempio? Basta pensare allo straordinario lavoro svolto da Apple e da tutto il team di Steve Jobs, capace di anticipare la concorrenza con dei prodotti che, all’apparenza, sembravano davvero futuristici.

Anche perché una cosa è certa. Limitarsi ad attendere eventuali cambi di mercato, o comunque accodarsi a idee rivoluzionarie di terzi, non porterà mai ad essere unici e imbattibili nel mercato di riferimento. Anzi. Porterà solamente ad arrancare e, probabilmente, a fallire.

Al contrario, una pianificazione strategica ben studiata e delineata sarà in grado di preparare l’azienda ad affrontare i diversi mutamenti del mercato. In questo modo, potrà reagire rapidamente ed evitare così il tracollo.

Nello specifico, la pianificazione aziendale può essere distinta in tre tipi differenti, a seconda dell’arco di tempo che vuole inglobare. Possiamo avere dunque quella di:

  • Breve periodo, generalmente inferiore a un anno
  • Medio periodo, che sviluppa tra uno e cinque anni
  • Lungo periodo, che va anche oltre i cinque anni

 

Ecco le caratteristiche di un buon piano strategico

Per costruire in maniera funzionale il futuro del proprio business, è necessario partire da un’accurata analisi strategica. Un’analisi della strategia aziendale da adottare, degli obiettivi aziendali e dei relativi tempi utili per riuscire a raggiungerli.

In questo senso, gli obiettivi stessi devono, per forza di cose, essere concreti, realizzabili ed estremamente misurabili. Non solo. Una volta definiti, è fondamentale stabilire con attenzione le manovre da mettere in pratica per raggiungere i risultati prestabiliti, trovare le risorse adeguate e fissare le tempistiche di ogni operazione.

Pianificazione- aziendale

Procedendo in questo modo, ecco che la pianificazione aziendale viene distinta, più dettagliatamente, in altre tre specifiche tipologie:

  • Operativa nel breve periodo
  • Tattica nel medio periodo
  • E infine la pianificazione Strategica nel lungo periodo

Quest’ultima, in particolare, un po’ come abbiamo già accennato, risulta essere indispensabile per ogni tipo di manager e imprenditore. Un modo estremamente efficace per conoscere e stabilire il futuro di un’impresa, evitando così di rimanere sopraffatti dai repentini mutamenti del mercato.

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