La vita di un’azienda è fatta di numeri, dati, statistiche. Bilanci e spese, entrate ed uscite. Eppure, è importante sottolineare come siano effettivamente le persone a rendere l’impresa ciò che è nella realtà. Per questo, diventano fondamentali i feedback e le opinioni di ogni risorsa aziendale, soprattutto quando si parla di ottimizzazione dei processi interni. Quanto è importante il feedback aziendale nelle realtà imprenditoriali di oggi?
Partiamo da una constatazione: il feedback aziendale è in grado di favorire un invidiabile clima produttivo tra le mura dell’azienda. E non solo. Infatti, garantisce anche una visione più lungimirante ed oggettiva, utile specialmente per affrontare al meglio i costi aziendali e mettere a fuoco il giusto budget necessario.
Detto questo, molti imprenditori – purtroppo – ancora non reputano il feedback un potente ed efficace strumento di gestione, spesso sottovalutandolo. Non a caso, la carenza di questi meccanismi tende a portare insoddisfazione e mancanza di fiducia tra le risorse, facendo sentire i dipendenti poco apprezzati. Risultato? Un brutto colpo sull’evoluzione della tua azienda, sotto tanti punti di vista.
Ma a cosa mi riferisco con “feedback aziendale”?

Feedback aziendale: cos’è e perché è fondamentale
Ad essere sincero, mi è capitato molto spesso di sentire top manager e dirigenti definire la loro comunicazione interna con le risorse come ottima, adeguata. Se non fosse che, in realtà, era tutt’altro.
Questo perché, generalmente, si crede che un feedback aziendale sia una critica o un giudizio specifico, comunicato unilateralmente dal direttore al dipendente. Invece, come già fa intuire la traduzione letterale del termine – nutrire dentro – , parliamo di comportamento che lascia qualcosa a chi lo riceve. Un ritorno di informazioni chiaro, preciso e personalizzato. Per forza di cose bilaterale. Aspetto imprescindibile nella gestione aziendale, capace di rendere consapevole la risorsa rispetto il suo progresso lavorativo e gli eventuali obiettivi raggiunti. Proprio come un’autentica iniezione di fiducia.
Ovviamente, è chiaro che questo tipo di approccio andrebbe, fin da subito, distribuito su tutti i livelli aziendali. Ma soprattutto, un feedback non è per forza un commento negativo.
Dunque, soffermiamoci un attimo su questo punto.
I feedback aziendali non devono essere solo negativi.
Cogliere il vero potenziale di un feedback in azienda, significa innanzitutto capire che questo non dev’essere né una critica, né un giudizio unilaterale. Una situazione del genere, infatti, condurrebbe i dipendenti ad interpretare negativamente qualsiasi consiglio, senza ottenere nessun insegnamento tangibile.
Al contrario, è altrettanto vero che anche molti manager aziendali non riescono a convivere positivamente con i feedback dei propri collaboratori, esterni o interni che siano. Una posizione che spesso porta ad importanti blocchi aziendali, più o meno difficili da individuare ed eliminare.
In questo senso, per imparare ad accettarli, bisogna dunque sottolineare che i feedback, di qualsiasi tipo si tratti, devono essere anche positivi.
Manifestare alla nostra risorsa, collega o responsabile, un sincero apprezzamento sul lavoro svolto, le farà ripetere quello stesso comportamento, mettendola nelle condizioni di migliorarsi ulteriormente. Questo innescherà una vera e propria reazione a catena, creando una solida cultura del feedback, allargata in ogni angolo dell’impresa.
Ma come comportarsi nella pratica? Quali elementi fondamentali deve presentare un buon feedback?

Feedback aziendale: ecco come strutturarlo al meglio
Perché, nonostante il suo straordinario potere, il feedback viene spesso evitato nelle imprese? Molto semplice. Principalmente per paura: paura di darlo e di riceverlo, magari risultando fraintesi. Per escludere questa possibilità, quindi, l’ideale sarebbe richiederlo esplicitamente, in modo che entrambe le parti possano sentirsi libere di esprimersi in merito, migliorando la comunicazione aziendale.
Quali accorgimenti esistono per agevolare questo cambio di prospettiva? Eccone alcuni:
- I feedback devono essere relativi ad un lavoro, mai alla persona. È questo piccolo dettaglio a fare la differenza tra un ritorno positivo o negativo. Il feedback deve commentare la qualità di un compito, di un progetto, non di chi lo ha svolto.
- Sii sempre immediato e tempestivo, non lasciar passare del tempo inutile. Hai presente quando i bambini pasticciano sui muri? Ecco, è importante insegnarli da subito che è sbagliato, spiegandogli il motivo. Allo stesso modo, l’approccio in azienda dovrebbe seguire questa logica di fondo, nel bene e nel male.
- Dai modo di replicare al tuo messaggio. L’interlocutore, infatti, deve avere lo spazio necessario per risponderti. E tu dovrai essere pronto ad accogliere quella risposta, dimostrandoti disponibile ad ascoltarla attentamente. Non a caso, come già anticipato, nessuna comunicazione aziendale dev’essere unidirezionale.
- Sii sempre specifico. Perché è fondamentale che il messaggio venga accolto in maniera chiara. Un messaggio costruttivo, infatti, non può dar vita a più interpretazioni differenti. È necessario che si capisca esattamente cosa è giusto ripetere o non ripetere di quel dato lavoro svolto.
Dall’altra parte, la persona deve saper ricevere in maniera ottimale il messaggio, senza lasciarsi trasportare da emozioni e istinti particolari. La cultura del feedback aziendale, infatti, va oltre la costruzione del feedbackstesso, curando anche la ricezione e l’assimilazione di ciò che viene veicolato.
Qual è il giusto modo per ricevere un feedback in azienda?
Se sei un manager o un dirigente aziendale, è chiaro che non devi vivere il feedback come un affronto personale rispetto al ruolo che ricopri. Questo porterebbe solamente ad uno scambio nocivo di informazioni, per nulla costruttivo. Anche perché, spesso, non saper assimilare un feedback è sinonimo di poca preparazione e vulnerabilità, capacità che non dovrebbe appartenere ai ruoli dirigenziali.
Cosa posso consigliarti?
- Fai domande per comprendere ogni particolare. Ascolta attentamente ciò che ti viene detto, aspettando il tuo turno di parola senza sovrastare l’interlocutore. Chiedi delucidazioni inerenti se necessario, così da rendere chiara la natura e i motivi del feedback.
- Mantieni un contatto visivo con chi ti parla, per comunicare la tua considerazione. La comunicazione non verbale è fondamentale in ogni interazione, specialmente di questo tipo.
- Rifletti. Rielabora mentalmente ciò che ti è stato detto, in modo che possa diventare un insegnamento per il futuro, costruttivo al punto giusto. Non partire mai con la presunzione di ricevere un messaggio inutile.
E tu, come gestisci i feedback in azienda? Hai mai riscontrato problemi nella comunicazione interna ed esterna con i tuoi collaboratori o responsabili? Raccontami la tua esperienza nei commenti!
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