Gestire in maniera ottimale un’azienda significa anche effettuare un’attenta pianificazione del bilancio annuale, controllando minuziosamente i flussi di denaro in entrata e in uscita. Non a caso, il monitoraggio costante è certamente uno degli strumenti indispensabili del buon imprenditore. Questo perché risulta essere fondamentale tenere sotto controllo ogni ricavo dell’impresa, valutando inoltre le spese e il fatturato almeno a cadenza mensile. Come comportarsi, dunque, con i costi di gestione?
Analizzare continuamente i cosiddetti flussi finanziari di un’azienda permette di non andare in perdita, evitando così situazioni spiacevoli che potrebbero addirittura tramutarsi in disastrosi fallimenti. Il motivo? Molto semplice.
Come visto più volte, gestire un’impresa vuol dire spesso giocare in anticipo, anticipare il più possibile le mosse. Per questo, anche quando si parla di finanze, è indispensabile conoscere dettagliatamente il potenziale economico della nostra realtà, così da investire al meglio e favorire la crescita aziendale. Senza rischi, né rimpianti.
Peccato, però, che queste buone pratiche non vengano effettuate da tutti i top manager, i quali, al contrario, diverse volte si ritrovano a compiere investimenti azzardati e privi di criterio. Investimenti che, com’è facilmente intuibile, non fanno bene a nessuno.
Se invece hai avuto difficoltà a regolare i tuoi costi di gestione, nonostante aver messo comunque in pratica il costante monitoraggio del caso, niente paura. In questo articolo, infatti, ti forniremo 3 consigli utilissimi per tenere sotto controllo ogni tuo costo di gestione.
Non perdiamo altro tempo e scopriamoli insieme uno alla volta.
1. Individua i costi e i ricavi di ogni azione aziendale
Ricordi quel software particolare che hai comprato, anni fa, per il tuo team aziendale? E ricordi quell’abbonamento di quell’altro tool che non hai mai usato?
Ecco, questo elenco di quesiti potrebbe essere davvero lungo. Quel che è certo, però, è che si tratta comunque di investimenti, grandi o piccoli che siano. Dunque, per azzerare ogni spreco, la cosa giusta da fare è preparare una lista con tutte le spese annuali dell’impresa.
A quel punto, iniziamo a valutare quali elementi dell’elenco ci stanno effettivamente portando risultati e quali no. Nel secondo caso, meglio liberarcene al più presto.
Un’ottima idea, soprattutto quando si parla di grosse aziende, sarebbe quella di richiedere supporto ad un consulente specializzato. Un consulente di gestione, ad esempio, ma anche uno esperto in coaching aziendale.
D’altronde, come già anticipato prima, monitorare in maniera ottimale i costi aziendali permette di scovare quelle che possono essere le attività strategicamente inutili e poco funzionali. Un approccio che ti garantirà di muoverti e scegliere in maniera proattiva, andando a modificare tempestivamente la strategia attuale messa in atto.
2. Costi di gestione: sii ben consapevole della tua contabilità aziendale
Se sei un top manager, dovresti avere necessariamente domestichezza con la contabilità generale. Quest’ultima, infatti, dovrebbe essere il tuo campo da gioco, il tuo habitat naturale.
Tuttavia, è anche vero questo. È molto utile avere una segreteria amministrativa fidata, capace di tenere tutti i conti sotto controllo. E ben venga che ci sia. Ma, nonostante ciò, è altrettanto giusto che anche tu, in prima persona, ti occupassi di tutte le attività di monitoraggio delle finanze. Soprattutto se si tratta di soldi che provengono dalle tue tasche, e non da altre.
In questo senso, cerca di occuparti del controllo dei costi di gestione e, in generale, dell’intera gestione finanziaria aziendale. Nello specifico, di tutte le voci che puoi trovare facilmente nello stesso Stato Patrimoniale, nel Rendiconto Finanziario e nel Conto Economico. In sostanza, nei tre pilastri che formano il Bilancio di Esercizio della tua impresa.
3. Costi di gestione: scegli di risparmiare quando serve
Molti credono che le capacità e le doti imprenditoriali di un top manager si possano notare da quante spese effettua. Un po’ come se spendere, a prescindere, equivalga ad essere un ottimo imprenditore. In realtà, la verità è tutt’altro. Il buon imprenditore, infatti, è colui che sa valutare ogni spesa per il bene della sua stessa realtà aziendale.
In questo senso, dunque, risparmiare vuol dire decidere di investire su elementi molto più utili alla crescita d’impresa.
E a proposito di questo, l’ideale sarebbe concentrarsi maggiormente sui costi di:
- Produzione, analizzando periodicamente le aree produttive della tua impresa. In questo modo, sarai in grado di scovare sistemi efficienti ed economici;
- Acquisto, continuando a cercare sempre fornitori e gestori più economici;
- Locazione, cercando la sistemazione ottimale per te e i tuoi dipendenti, soprattutto in termini di spese;
- Personale, eliminando o allontanando le attività meno importanti per la crescita del tuo business;
- Comunicazione, riducendo notevolmente le spese attraverso uno strategico processo di digitalizzazione. Una transizione che ti permetterà di ottimizzare non solo i costi, ma anche la qualità della tua promozione nel mercato di riferimento.
Eccoci arrivati alla fine dell’articolo. Come avete avuto modo di leggere, questi erano i 3 consigli utili per migliorare il controllo dei costi di gestione aziendali.
E tu, hai bisogno di qualche consiglio per migliorare la gestione finanziaria della tua azienda? Hai mai pensato di affidarti all’esperienza di un buon consulente specializzato?
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