Cercare le risposte nelle difficoltà aziendali a volte serve a poco. L’impresa non è altro che un susseguirsi di numerose e impegnative scelte, compiute spesso con necessario coraggio da parte degli imprenditori.
Scelte che si ribalteranno nel medio periodo. Scelte difficili. L’imprenditore impara a muoversi anche, se non soprattutto, all’ombra, vagliando decisioni dettate troppo spesso da dati non sempre definiti e specifici. È proprio imputabile alla mancanza delle giuste informazioni la causa per cui gli imprenditori entrano in crisi.
Di fronte ad essa, è importante capire in che modo definire l’entità del suo stato, del suo immobilismo e delle sue difficoltà.
L’imprenditore va aiutato. Oggettivamente, per necessità. Va agevolato e incoraggiato ad usare la capacità di scegliere attraverso metodologie e strumenti vincenti.
In che modo il tecnico può contribuire ai aiutare gli imprenditori alla cessazione di crisi aziendale?
Durante questa delicata fase, l’imprenditore va condotto alle soluzioni con il giusto intuito, senza mai tralasciare le dovute analisi.
Egli va indirizzato senza fretta a comprendere il come agire quando l’azienda è in difficoltà.
Durante l’attraversamento della crisi, l’imprenditore si sente con le spalle al muro, ma il suo spirito di conservazione lo mantiene pronto a tutto pur di uscirne vincitore.
È importante, per noi che guardiamo la situazione dall’esterno, ch’egli è fragile anche se non lo dà a vedere, ma soprattutto si sente solo.
L’occasione giusta per entrare in azione e ribaltare i pronostici.
Questo è l’istante in cui un vero professionista coglie la palla al balzo e mostra il meglio di sé. Come? Rassicurandolo. Non c’è altro modo, mai e poi mai entrare in contrasto con l’imprenditore!
Noi non scegliamo per conto degli altri. Noi mostriamo le scelte utili.
Egli va assecondato, attivamente, proponendogli ogni singola scelta in modo oggettivo. Il nostro compito è mostrare – nel miglior modo possibile – all’imprenditore come fare, come analizzare i dati e condurre le analisi quantitativa e qualitativa. Quindi ci sostituiamo a lui, ma agiamo formandolo e assistendolo.
L’imprenditore deve percepire la sensazione di essere stato affiancato nelle scelte difficili e dure. Scegliere per lui e per suo conto sarebbe meglio, si risparmierebbe del tempo, ma a chi gioverebbe? E poi? L’imprenditore ripiomberebbe con certezza nel limbo della solitudine aziendale.
La mia missione da professionista è stata, ed è, quella di insegnare agli imprenditori a pescare e non a mangiare il pesce recuperato dalle reti di un altro. È molto più complicato e lungo come percorso ma è l’unico vero sentiero gratificante, e dà valore aggiunto.