Ieri sera, durante un cena fra colleghi, si dibatteva di lavoro e se l’imprenditore che ascolta ha più successo rispetto agli altri. Ad un certo punto, nel bel mezzo del tintinnio di bicchieri e posate, uno di loro ha esternato: “ognuno di noi è responsabile di ciò che dice e non di ciò che un cliente capisce o vuole intendere”.
Ricordo che stetti per un attimo in silenzio, con lo sguardo vacuo immerso nella riflessione. La frase, oltre che ad avermi palesemente ricordato una fra le più celebri citazioni di Massimo Troisi, mi ha tanto colpito da volerne fare un pezzo, un articolo da condividere con voi lettori.
La mia riflessione e il mio pensiero si sono rivolti agli innumerevoli episodi in cui ho proposto o consigliato ai miei clienti imprenditori il “DA FARSI”, ed alle troppe volte in cui alcuni di loro, di fronte alle scelte difficili, non hanno fatto, hanno declinato o hanno posticipato scelte e decisioni.
La responsabilità di ciò che vogliamo dire, è vero, dipende da noi, ma soprattutto è a noi che spetta trovare il modo giusto per trasmettere il concetto al nostro interlocutore.
Il messaggio che voglio far trapelare quest’oggi è rivolto a coloro che affiancano gli imprenditori nel fare impresa.
In che modo possiamo aiutare gli imprenditori a raggiungere i loro obbiettivi?
Partiamo dal presupposto che il grosso lo fa la giusta comunicazione. L’imprenditore necessita di informazioni semplici e chiare, legate ad una visione ben precisa e fornite a tempo debito.
Dunque a chi spetta fornirgli le corrette informazioni? Come le deve proporre? Su quali elementi è doveroso fare leva? Farsi ascoltare è il nostro obbiettivo, non una pretesa.
Oramai ne sono stra convinto, tanto che nulla può smuovermi da questo credo.
Farsi capire non è facile. Fare breccia con un messaggio richiede tanta energia, empatia e strategia di comunicazione. Ed è davvero estenuante se non sai come fare.
Sapete una cosa? Credo con fermezza che la responsabilità della comunicazione sia sempre a carico di chi spiega, non di chi ascolta.
Il reale punto di forza dell’imprenditore infatti risiede nella sua predisposizione all’ascolto. Più egli è attento a ciò che gli vien comunicato, maggiori informazioni capta. Più informazioni possiede più il suo intuito viene stimolato, ergo il suo campo visivo è una reggia con vista su una rigogliosa foresta di soluzioni.
Ecco perché l’imprenditore che ascolta ha più successo di tutti gli altri.
Ma allora su cosa dobbiamo concentrarci noi tecnici?
Senza girarci troppo attorno, ecco i 3 elementi su cui dobbiamo puntare tutto.
1. chiarezza espositiva
2. argomentazioni credibili e puntuali
3. richieste proposte dal cliente
Dobbiamo sempre porci dalla parte di chi ascolta. Di chi necessita di informazioni.
Di chi attende da parte del Tecnico dei preziosi consigli.
PUNTUALITA’
PRECISIONE
OGGETTIVITA’
Consiglio sempre ai tecnici neofiti di puntare tutto sull’ imparare a farsi ascoltare. Questi sono i tre elementi per cui i miei clienti si rivolgono a me. Le risposte sono a volte positive. Altre volte no, ma fa parte del gioco. Arrivederci, e al prossimo articolo.