L’imprenditore al giorno d’oggi è più che mai coinvolto in tantissime, troppe attività, che lo impegnano sia direttamente che indirettamente. Alcune attività lo vedono come attore protagonista, altre sono da lui subite passivamente.
Decidere, scegliere, orientarsi. Sono questi i punti chiave a cui chi fa impresa dedica tutto sé stesso: Il ruolo del decidere quale piano mettere in atto implica, conseguentemente, la scelta di come fare, come pagare, come anticipare, cosa migliorare;
Le scelte riguardano l’annovero di tutte le azioni che l’imprenditore rivolge verso il mercato cui si riferisce, comprese le metodologie che applica nell’acquisire un nuovo cliente, nell’offrire una dilazione e nella conclusione di un affare;
Infinte, la terza azione che caratterizza la quotidianità di un imprenditore, per poter scegliere e decidere correttamente, è l’orientamento. Ma verso cosa?
E come dovrebbe orientarsi sui fattori interni ed esterni della propria azienda? E sulle condizioni di MERCATO e sullo stato di LIQUIDITA’ dei conti aziendali?
Ecco che, proprio in fase di orientamento, subentra il sovraccarico della mente dell’imprenditore, l’overthinking: l’entrata in gioco delle troppe distrazioni.
Il focus cade preda di un moto altalenante e smette di essere come dovrebbe, fisso sulle decisioni.
Quando la mente concentrata dell’imprenditore diviene sede del perfetto caos, assistiamo al congestionamento dell’azienda. L’occhio del business-man si sposta frenetico dapprima sulle condizioni contrattuali, poi sui dati plurimi e molteplici che i suoi collaboratori gli sottopongono e…ed ecco sopraggiunte le distrazioni.
La quotidianità, le scadenze, gli impegni, i troppi e farraginosi dati da sviscerare.
Questi elementi sono come grigi nuvoloni sulla sua lucidità. La confusione produce un business fragile, e rende l’imprenditore goffo di fronte alle scelte improvvise e repentine che DEVE ordinare, prima a sé stesso e poi al suo team.
Tuttavia, e basta osservare coloro che nell’impresa hanno successo, le SOLUZIONI esistono. Ci sono. Sono a portata di mano.
Vediamo i 3 elementi che aiutano l’ imprenditore a mantenere il focus
In un armonioso e vincente contesto d’impresa non possono mancare questi 3 tasselli vitali:
PIANIFICAZIONE FINANZIARIA
PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
LIQUIDITA’
Sono tre colonne portanti. Sono tre obbligatori e specifici punti fermi aziendali, che se sottovalutati o mal definiti ma soprattutto se non a PORTATA DI MANO e IMMEDIATAMENTE evidenti a chi fa impresa, possono indirizzare verso decisioni, scelte e orientamenti di scarso rendimento.