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Gestione dei talenti in azienda: 5 consigli per non farteli scappare

Si parla tanto di talenti in azienda, fughe di cervelli e quant’altro. Dopo anni di esperienza – e non ci vuole chissà quale binocolo per notarlo – è purtroppo comune che le aziende italiane con il tempo perdano di attrattiva, spingendo alla fuga le proprie migliori risorse. Quello che manca? Il coinvolgimento. Sì perché l’engagement è fondamentale per aumentare la motivazione, la soddisfazione e le performance del lavoratore. Dal primo all’ultimo. Ecco allora il tema di oggi: la gestione dei talenti in azienda.

Ti darò ben 5 consigli pratici per te imprenditore che vuoi trattenere le migliori risorse nella tua realtà, strutturando un progetto solido, tangibile e motivante per tutti.

Talenti in azienda

Gestione dei talenti in azienda: non una questione di soldi.

La verità è questa. Saper trattenere i talenti migliori in azienda è indispensabile tanto quanto fidelizzare i clienti. Del resto, come mi piace ricordare sempre, sono le risorse il vero capatale della tua azienda. (A questo proposito, ti consiglio il mio Secondo Quaderno del #SechiMetodo scaricabile gratuitamente nella mia area riservata, insieme a tanti altri contenuti).

Sono le competenze, le skills e l’esperienza dei talenti a guidare un’impresa verso il successo, facendole vincere ogni sfida imposta dal mercato di riferimento e dai relativi competitor.

Ma attenzione. Offrire più soldi non basta. Non è una leva su cui dovrai puntare per raggiungere il tuo obiettivo. Se vorrai soddisfare e coccolare i tuoi talenti dovrai mettere in piedi ben altro.

Ecco cosa ti serve.

Briefing aziendale tra risorse

Gestione dei talenti in azienda? Ecco 5 consigli strategici utili

A prescindere dal consiglio che ti darò, valuta sempre caso per caso, a partire dall’età e dalle esigenze del collaboratore. Non pensare per forza a senior o lavoratori che hanno una certa esperienza. Un talento vero può avere qualsiasi età.

La parola d’ordine sarà engagement, coinvolgimento. 

Vediamo insieme le 5 strategie da mettere in atto per un’ottimale gestione dei talenti in azienda.

1. Conosci e ascolta le tue risorse

Un po’ come nel marketing, prima di tutto impara a conoscere ed ascoltare i bisogni del tuo target. In questo caso non i clienti, ma i talenti. Son troppo preziosi per non farlo.

È importante che si sentano ascoltati, capiti e supportati, così da raggiungere la loro soddisfazione. In questa fase rientra anche l’analisi di tutti quegli aspetti quotidiani che pesano loro ogni giorno: 

  • Vicinanza della sede, rispetto all’abitazione o alle fermate dei mezzi pubblici;
  • Presenza di una mensa
  • Altri costi famigliari come scuole, sanità ecc.

Ragionando in questo senso, potrai introdurre dei benefit di tanti tipi, dalla mobilità ai supporti finanziari extra. Il tuo obiettivo sarà quello di migliorare il cosiddetto equilibrio work-life, protagonista del punto 3.

2. Garantisci il benessere

Motivazione, coinvolgimento e risultati sono concetti più legati di quanto credi. Prendersi cura delle risorse significa infatti fidelizzarle e, grazie alla loro soddisfazione, riuscire ad attrarne delle altre. Senza contare i grandi traguardi che potrai raggiungere.

Per questo, prova ad impegnarti nell’assicurare loro cose di questo tipo:

  • Pause pranzo di qualità, attraverso magari dei buoni pasto;
  • Nuovi piani di assistenza sanitaria integrativa;
  • Servizi welfare per le attività di sport e wellness.
Riunione aziendale

3. Prenditi cura del loro equilibrio vita-lavoro

Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Ecco perché ogni strategia che riesca a migliorare il work-life balance dei collaboratori è ben accetta. Niente paura, le soluzioni sono davvero tante, dai gestionali che ottimizzano lavorazioni e trasferte fino all’ormai celebre smart working.

Anche agevolare gli spostamenti verso la sede dell’azienda rientra in questo punto, ed esempio tramite benefit che incentivano l’uso di mezzi pubblici e bike sharing. Insomma, ci sono tante opzioni e strade percorribili.

4. Gestione dei talenti in azienda? Offri opportunità di crescita

Come dicevo prima, non contano solo i soldi. Quello che dovrai essere in grado di trasmettere sono delle concrete opportunità di crescita, con percorsi di formazione e obiettivi a lungo termine ben definiti. Non a caso, sono già tanti gli studi e i sondaggi che testimoniamo come i millennials vedano le opportunità professionali come la principale attrazione delle imprese in fase di recruiting.

Perché allora non presentare un progetto serio, ben strutturato nel tempo, vantaggioso e sostenibile?

5. Migliora la qualità della vita

Infine, è arrivato ovviamente il momento della sfera economica. Perché anche se non è tutto nella fidelizzazione dei talenti, il potere d’acquisto del singolo lavoratore, vuoi o non vuoi, è rilevante.

Ecco allora che si apre un modo di altri bonus, buoni e benefit vari che supportano la risorsa e le relative famiglie, migliorando così la soddisfazione stessa in azienda. Servizi di welfare più o meno onerosi tra i quali:

  • Buoni trasporto;
  • Buoni spesa;
  • Assistenza sanitaria integrativa;
  • Buoni pasto;
  • Fondi pensione integrativi;
  • Supporto nell’accesso a mutui o finanziamenti.

Ah, tra l’altro. Volendo hai un motivo in più per offrire tutto questo ai tuoi dipendenti. Questo perché molte delle soluzioni menzionate, ad esempio buoni pasto e buoni acquisto, godono di tanti e diversi incentivi fiscali da sfruttare nel tempo.

E tu, quanto ti prendi cura delle tue risorse? Hai mai messo in atto una di queste strategie di engagement?

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