Lo abbiamo detto svariate volte, ma non costa nulla ripeterlo. La formazione aziendale è un fattore imprescindibile, nella vita così come nel lavoro. In questo senso, non importa che ruolo si ricopra in azienda. Allenare costantemente la mente, imparando nuove nozioni e competenze, non può che giocare a nostro favore. Ma se parliamo di top manager? Quanto è importante fare formazione sulla leadership aziendale?
La risposta è tanto. Questo perché, in un mondo sempre più competitivo, fatto di repentini cambiamenti e improvvise innovazioni, è sempre più importante stare al passo con i tempi. Ma per intraprendere questa rotta, con uno sguardo al futuro, c’è bisogno di un buon leader che faccia da guida.
Ecco allora 5 motivi validissimi per intraprendere un percorso formativo di questo tipo, utile per trasformarsi in un leader modello, preparato e lungimirante.
1. Formazione sulla leadership aziendale: l’acquisizione imprescindibile di competenze
Come già anticipato, l’irrefrenabile processo di globalizzazione, unito alla capacità di adattarsi al cambiamento e alla gestione di consumatori sempre più consapevoli e selettivi, rende essenziale l’alta formazione nel mondo lavorativo. Anche perché, un bagaglio di competenze standard, più o meno strutturato, sembrerebbe non bastare più.
Oggi, lo storico detto andreottiano che consigliava di far dirigere a colui che ha poco a che fare con la sua materia, per non essere facilmente influenzabile, è ormai acqua passata. Anzi. È molto probabile che indirizzi dritto dritto al fallimento.
Negli ultimi anni, infatti, pare che neanche acquisire le competenze di base contribuisca a garantire il successo. Al contrario, solo un continuo apprendimento di skills innovative ed altamente specifiche può permettere di stare davvero al passo con i tempi, con il mercato e i bisogni del consumatore.
2. L’importanza di creare una motivazione condivisa
Non c’è motivo di girarci intorno: l’impegno e la motivazione di ogni singola risorsa aziendale, indipendentemente dai livelli dell’organizzazione, possono contribuire al successo di un’attività. Per questo è importante che ogni imprenditore lo tenga ben a mente.
È necessario andare alla ricerca di questo impegno, creare una cosiddetta cultura aziendale, chiara e coesa, pur riconoscendo l’unicità e la soggettività di ciascun collaboratore. Un’operazione difficile, ma senza dubbio essenziale.
In questo modo, il risultato ideale ottenibile sarebbe quello di far sentire ogni lavoratore parte integrante nel progetto, come se l’azienda fosse anche sua, e non una mera fonte di guadagno. Se questo accadesse, potremmo ottenere un incredibile aumento della produttività e della proattività dei dipendenti.
D’altronde, quella che avviene tra risorse e organizzazione è una vera e propria selezione reciproca, e non unilaterale come molti pensano. Di conseguenza, essere consapevoli che anche le persone scelgono e selezionano un’azienda potrebbe essere il primo passo per diventare un buon leader, capace di guidare il team verso obiettivi e traguardi comuni.
3. Formazione sulla leadership aziendale: un valore aggiunto
Esistono moltissimi studi, a livello mondiale, che dicono chiaramente: la formazione sul lungo periodo aumenta il valore di un’azienda. E parlo di valore economico. Se non fosse che, in Italia, queste affermazioni vengono sminuite o ignorate. Non a caso, nel nostro Paese, la formazione viene tuttora considerata come un inutile costo. Anzi. Il primo dei costi da tagliare, anziché un investimento fondamentale per il futuro.
Ma cosa c’è che non va? C’è che il mondo è cambiato radicalmente, in modo molto veloce. E avere la presunzione di pensare come se fossimo in piena seconda rivoluzione industriale… beh, è davvero assurdo e fuori luogo.
Oggi il vero capitale di un’organizzazione è il capitale umano. Basta guardare tutte quelle startup che, grazie alle loro risorse, si sono presto trasformate in grandi multinazionali da miliardi di euro, in grado di reggere l’urto di un mercato attuale sempre più saturo e competitivo.
Attualmente, l’obiettivo primario della formazione in azienda dev’essere questo: azzerare o ridurre, il più possibile, il cosiddetto skills gap. Un processo che concretamente può garantire, davvero in maniera concreta, un notevole aumento dei profitti aziendali.
4. I vantaggi di essere un leader di successo
Un vero leader, quello impeccabile, è in grado di influenzare positivamente le altre risorse, facilitando così ilraggiungimento degli obiettivi preposti. Un vero leader crea fiducia, ammirazione e senso di appartenenza, plasmando comportamenti e credenze dell’intero gruppo.
Come ci riesce? Attraverso due leve fondamentali:
- In primis, tramite il suo esempio, l’esempio personale, capace di fissarsi nella mente del dipendente. Si tratta della leva più forte ed efficace quando parliamo di immedesimazione nel comportamento e nell’impegno nei confronti dell’azienda;
- Dall’altra, invece, il leader si serve della sua visione chiara e pragmatica, da tramettere e mostrare a tutti. Al contrario, paure ed insicurezze, nell’attuale mondo delle organizzazioni, non fanno altro che creare panico e instabilità tra i dipendenti, minando così motivazione e partecipazione.
È necessario, dunque, che il leader sia una vera e propria guida, capace di trasmettere empatia ed emozioni, riuscendo a gestire con criterio qualsiasi tipo di situazione. Una persona che dimostra un solido equilibrio personale, con un’ottima capacità di problem solving.
5. Formazione sulla leadership aziendale: un modo per migliorare la comunicazione interna
Per concludere, non poteva mancare la comunicazione, elemento fondamentale per ogni dinamica sociale, compreso il successo di un’azienda.
Molto spesso basta una piccola comprensione, tra collaboratori, per far precipitare un progetto, vanificando gli sforzi fatti poco prima. Un percorso formativo sulla leadership, invece, permette di selezionare ed allenare alcune delle tecniche comunicative più efficaci, agevolando notevolmente la gestione dell’attività. Sarà sicuramente un’ottima opportunità per imparare a parlare con i propri collaboratori, coinvolgerli nel proprio lavoro, stimolando le loro idee e la loro creatività.
E tu, quanto curi la formazione nella tua azienda? Hai mai pensato di intraprendere un percorso di questo tipo, magari anche attraverso il coaching aziendale?
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