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Ferie dei dipendenti: come calcolarle e cosa dice la legge

L’estate si avvicina e con lei le tanto attese ferie di lavoro. In questi momenti, le richieste delle tue risorse avanzano e si sovrappongono in maniera quasi incontrollabile. Ecco perché un’ottimale gestione delle ferie dei dipendenti è fondamentale per portare avanti le lavorazioni senza interruzioni e problematiche varie. In questo senso, è innanzitutto fondamentale che ogni organizzazione comunichi per tempo, ai propri dipendenti, il piano ferie aziendale.

Di cosa si tratta? Di un documento utile ad indicare, nel dettaglio, le finestre temporali dedicate alle ferie di ogni risorsa che, una volta approvato, dev’essere rispettato da tutti i dipendenti. Parallelamente, però, il piano ferie deve attenersi anche alle normative vigenti previste dalla Costituzione stessa.

Cosa dice la legge riguardo le ferie dei dipendenti? Come devono essere calcolate per risorse full time e part time? E ancora, come gestire i permessi e i periodi di malattia?

Cerchiamo di trovare una risposta ad ogni singola domanda.

Ferie dei lavoratori in azienda: come calcolarle

Ferie dei lavoratori: cosa dicono le norme legislative? 

A proposito di piano ferie, l’art. 36 della Costituzione riporta testuali parole: 

il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.

Nel dettaglio, invece, le norme strettamente legate alle ferie dei lavoratori sono raccolte nel Decreto Legislativo 66 del 2003, il quale specifica come ogni risorsa abbia diritto ad un periodo di ferie pagate. Minimo 4 settimane per i contratti full time. Ovviamente, a questo si aggiungono i vari accordi aggiuntivi con:

  • Sindacati
  • Datori di Lavoro
  • Altri contratti collettivi

Le quattro settimane, per legge, devono essere così distribuite:

  • Almeno due settimane devono obbligatoriamente essere fruite durante lo stesso anno di maturazione, anche consecutivamente se richiesto dal dipendente.
  • Le due rimanenti, invece, entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno di maturazione.

E se non si rispetta la normativa in vigore? In quel caso, ci si ritrova in contenziosi di lavoro, con sanzioni fino a 4000€ per le ferie non godute, ad esempio. Non a caso, l’articolo 7 della Legge 183/2010 parla chiaro: 

  • Dai 100 ai 600 euro per ogni risorsa che non ha avuto modo di fruire delle ferie;
  • Dai 400 fino ai 1500 euro per le violazioni che vanno oltre 5 dipendenti o due anni;
  • Infine, da 800 a 4.500 se si superano i 10 dipendenti o i 4 anni lavorativi.
Come calcolare le ferie lavorative

Calcolare le ferie dei dipendenti: come farlo in base alla tipologia di contratto

Quante ferie hanno maturato i tuoi dipendenti? La formula utilizzata per rispondere a questa domanda è la seguente:

“(Giorni di ferie annuali spettanti / 12) * n° mesi lavorati = n° giorni di ferie spettanti”

A queste, vanno aggiunte le eventuali ferie maturate durante gli anni precedenti e non utilizzate. In ogni caso, la formula non è applicabile indistintamente per tutti i dipendenti. Infatti, a fare la differenza sono le ore previste dal contratto in questione, sia esso full time, part time orizzontale o verticale. 

Analizziamo insieme caso per caso.

Calcolare le ferie di una risorsa full-time

Per legge, un contratto full-time prevede 40 ore settimanali, le quali consentono di maturare mensilmente 1/12 del numero totale di ferie annue. In sostanza, questo significa che se un dipendente maturasse 30 giorni di ferie all’anno, il calcolo da fare sarebbe: 30/12 = 2,5 giorni di ferie mensili.

Calcolo ferie lavorative maturate

Ferie dei dipendenti part-time: come calcolarle?

Al contrario, il calcolo delle ferie per un dipendente con contratto part time non risulta così scontato. In gioco entrano diverse variabili, tra cui la tipologia di part time: orizzontale o verticale.

  • Il contratto part time orizzontale, ad esempio, prevede che la risorsa lavori gli stessi giorni dei colleghi full time, ma per la metà delle ore. Per questo, le spettano esattamente gli stessi giorni di ferie, con l’unica differenza del giorno di riposo, di 4 ore e non di 8.
  • Nel contratto part-time verticale, invece, il dipendente lavora solamente in particolari giorni della settimana, oppure in precisi mesi dell’anno (lavoro stagionale). A partire da questo, le formule di calcolo previste sono le seguenti:

    – Settimanale:

    N° totale di giorni di ferie all’anno previsti * (n° giorni lavorati settimanalmente) / totale dei giorni della settimana lavorativa)

    – Stagionale:

    (N° tot. di giorni di ferie annue previste /12 mesi) * n° mesi lavorati 

In base al settore in questione, poi, entrano in gioco altre tipologie di variabili, con variazioni più o meno evidenti sul numero totale di ferie. Nel dettaglio:

  • Per i metalmeccanici, con settimana lavorativa di 5-6 giorni lavorativi, le settimane di ferie annue sono 4. Chi ha maturato 10 anni di anzianità, invece, ha diritto ad un giorno aggiuntivo, mentre che ha raggiunto 18 anni di servizio nella medesima azienda gode di una settimana in più.
  • In un contratto commercio, che prevede 6 giorni lavorativi, il totale ammonta a 26 giorni l’anno. Stesso discorso nel settore turistico, considerando sempre 6 giorni lavorativi.
  • Nell’edilizia, infine, le ferie totali annue corrispondono a 4 settimane e 160 ore in busta paga.

Gestione delle ferie aziendali: permessi e malattia

Malattia a lavoro

Una volta analizzato il calcolo delle ferie di un dipendente, non ci resta che soffermarci su tutti quegli aspetti che spesso confondono il calcolo stesso. Di cosa si tratta? Dei permessi e delle malattie durante le ferie.

Così come le ferie, anche i permessi consistono in assenze giustificate e retribuite. È importante però sottolineare come le due tipologie sia distinte e autonome. Per questo, una richiesta di un permesso non può intaccare le giornate di ferie spettanti e viceversa. Ma come calcolare le ore di permesso? Semplicemente dividendo i giorni di lavoro per 12.

Di solito, le ore di permesso riconosciute sono:

  • 88 all’anno, per le aziende con meno di 15 dipendenti;
  • 104, per le aziende più grandi di quelle citate in precedenza. 

Parlando di malattia, infine, ci sono alcune cose da tenere in considerazione. Ad esempio:

  • Se una tua risorsa dovesse ammalarsi durante il periodo di ferie, queste dovranno essere interrotte e sostituite con la malattia. Perché? Perché in quel caso la malattia interromperebbe quella rigenerazione psico-fisica del periodo di riposo prescritta dalla legge.
  • Se invece volessi licenziare un dipendente prima che abbia usufruito di tutte ferie maturate, è obbligatorio versargli il corrispettivo delle ferie non godute, anche se fosse lui stesso a dimettersi. Questo, in particolare, è l’unico caso in cui le ferie risultano monetizzabili. In tutti gli altri casi è rigorosamente vietato.

E tu, come gestisci le ferie dei tuoi dipendenti in azienda? Hai avuto problemi con i tuoi collaboratori riguardo ferie, permessi e periodi di malattia? Raccontami la tua esperienza nei commenti!

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