Naturalmente un titolo provocatorio, eppure stimolante al contempo. Un titolo che quanto meno accende la fantasia imprenditoriale e finanziaria. Ho voluto ed ho deciso di nominare così questo articolo per riflettere assieme su come e su cosa si investe il denaro d’impresa.
Ora provate a immaginare, se aveste la disponibilità di 100.000 euro liquidi, piovuti dal cielo e raccolti nel vostro conto personale, come li investireste?
Per la mia esperienza, frutto di ore e giornate passate fianco a fianco agli imprenditori, già sento risuonare la risposta che la maggior parte di loro pronuncerebbe: “risanerei immediatamente le posizioni debitorie con fornitori, saldando o riducendo debiti con lo stato o le banche oppure immettendo liquidità in azienda”.
È lo stesso che avete pensato anche voi?
La risposta numero uno prevede, quindi, un’azione sull’immediato. Quasi d’impulso, liberatoria.
Denaro d’impresa: sareste capaci di non utilizzare tutto il capitale per risanare i debiti?
Tra tutti gli imprenditori con cui ho avuto il piacere, e l’onore, di collaborare, so che solo una minor parte risponderebbe così: “se avessi 100.000€ sarei disposto ad investirli nel medio periodo su migliorie e su innovazione scientifica e tecnologica in azienda”.
Supponiamo che la risposta dell’imprenditore 1 e quella dell’imprenditore 2 derivino da situazioni aziendali identiche. Dunque a cosa è dovuta questa divergenza nel modo di impiegare il denaro?
Cosa si cela dietro alla prima risposta? E perché è così comune?
La motivazione che sta dietro alla prima risposta è molto facile da comprendere. Il forte desiderio di tirarsi immediatamente fuori da una situazione angusta e molto molto complicata, la brama di guadagno finanziario, sono tutti motivi più che comprensibili ed è naturale che la maggior parte degli imprenditori opterebbe per essa. Tuttavia, la maggior parte non significa tutti.
Cosa ha spinto il secondo imprenditore ad investire sulle innovazioni aziendali a discapito dei debiti?
Se la domanda fosse stata posta a me avrei risposto in modo simile: destinerei il 40% per risanare posizioni debitorie a breve periodo ed il restante in ricerca e sviluppo di nuovi servizi o prodotti, oppure nel potenziamento degli stessi.
Spesso ci si lascia intimorire, o peggio, paralizzare dal terrore di avere debiti. Eppure spesso e volentieri la soluzione del problema finanziario non è la liquidità ma la strategia!
L’investimento in azienda è obbligatorio, altrimenti essa, come se fosse un corpo umano, invecchierebbe prematuramente, ed il futuro imprenditoriale roseo o meno, dipende sempre dalle scelte strategico-imprenditoriali di oggi, del qui ed ora, a prescindere dalle disponibilità economiche che si possiedono.